Come fanno i cani a capire di che umore siamo?

18.05.2024

Un cane sa perfettamente quando abbiamo avuto una brutta giornata o meno, dal momento che percepisce i nostri umori.

Sono state fatte diverse ricerche sull'empatia dei cani, dovuta soprattutto alla loro capacità olfattiva, considerando che il naso è l'organo d'elezione per "i migliori amici dell'uomo" attraverso il quale odorano la realtà e la comprendono.

Grazie a diversi studi, si è capito che i cani catalogano il nostro umore dall'odore che emaniamo.

Gli studi

In particolare, un'analisi condotta dall'Università di Londra ha dimostrato che i cani sono capaci di connettersi con lo stato emotivo delle persone quasi immediatamente grazie al loro fiuto. I ricercatori hanno infatti dimostrato che i cani coinvolti nello studio hanno tutti manifestato una forte empatia e un tratto molto forte di generosità e altruismo nel voler dare conforto alle persone di riferimento.

Lo stesso accade se la persona è colta da uno stato di ansia: in uno studio del 2022, gli esperti hanno prelevato alcuni campioni di sudore da 36 persone stressate e li hanno presentati ai cani insieme a campioni di controllo neutri. I cani sono riusciti a individuare i campioni odorosi legati allo stress con una precisione media del 93,7%.

Ancora, i cani riescono a percepire pure se la tristezza è dovuta a uno stato di stress post traumatico. Sempre attraverso l'olfatto, infatti, prendono informazioni sulle nostre emozioni, analizzandole in profondità. È emerso dai risultati di uno studio condotto dal "Canine Olfaction Lab" del Dipartimento di Psicologia e Neuroscienze della Dalhousie University di Halifax, in Canada. 

L'empatia dei cani

Potremmo dunque catalogare questa capacità dei cani come una prova di empatia. Tuttavia, i cani non si limitano semplicemente a entrare in contatto con il nostro stato emotivo, ma ne sarebbero persino influenzati. 

In sostanza non si limiterebbero a comprendere lo stato emotivo in cui si trova l'umano di riferimento ma ne sono anche particolarmente influenzati. I cani "annusano" le nostre emozioni, nel vero senso della parola.

La tristezza come la gioia o la paura come il disgusto producono delle reazioni chimiche e fisiologiche che hanno un odore preciso e che al naso del cane non sfugge. 

L'olfatto dei cani è 10.000-100.000 volte più sensibile di quello degli esseri umani: ha circa 300 milioni di recettori olfattivi, rispetto ai 5 milioni dell'uomo e per questo per noi è impossibile capire cosa significhi "annusare" un'emozione.

Altro elemento importantissimo è che i cani ci guardano da millenni e dalla notte dei tempi osservano e studiano, a loro modo, il nostro linguaggio verbale. 

Diversi studi hanno dimostrato che sono capaci di comprendere le nostre espressioni facciali e le nostre posture, conoscono perfettamente il linguaggio del corpo degli esseri umani e riconoscono, dunque, il nostro stato animo anche da questo. 

Il contagio emotivo

Non tutti lo fanno, ma tanti cani provano a risollevarci dalla nostra tristezza, dalla depressione o semplicemente appunto da una giornata andata male. 

È una vera e propria caratteristica, soprattutto di alcune specie. Anche se tutti, anche i meno "affettuosi", cercheranno di "dare una zampa" al compagno di vita umano se lo vedono particolarmente giù.

Uno studio del 2014 ha dimostrato che alcuni cani, messi di fronte a un bambino che piange, hanno avuto come effetto l'aumento del cortisolo, l' ormone dello stress", come accade a noi umani nella stessa situazione. 

I nostri amici, inoltre, reagiscono al pianto anche a livello comportamentale e questo modo di reagire – sia fisiologico che emotivo – è definito "contagio emotivo": qualcosa che tra noi e i cani è del tutto reciproco.

Lo studio dell'Università di Londra ha anche dimostrato che i cani quando ci vedono tristi provano a consolarci. Durante i test, infatti, i cani sono stati messi in una situazione in cui c'erano diverse persone. Ad ognuno era stato affidato un compito: c'era chi piangeva, chi canticchiava e chi non faceva nulla. 

Nella maggior parte dei casi i cani sono stati "più vicini" alle persone tristi, anche se erano degli sconosciuti. 

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