Come togliere di bocca un oggetto al cane

18.04.2024
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Può accadere di dover togliere dalla bocca del cane qualcosa che si rifiuta di lasciare andare, ad esempio quando afferra un oggetto delicato o pericoloso oppure un cibo potenzialmente tossico.

In questi momenti non è sempre facile reagire nella maniera adeguata, anche perché il rischio è quello di farsi dall'agitazione e dall'ansia e trasmetterla anche al nostro amico a 4 zampe.

Tra i motivi per cui un cane si rifiuta di lasciare qualcosa c'è il valore che dà a ció che tiene tra le fauci. Se stiamo parlando di un cane particolarmente possessivo o competitivo, infatti, la gestione può essere più complessa, come anche nel caso in cui tra l'umano e il cane in questione non si viva una relazione basata sulla fiducia.

In generale, per evitare di fare danni, complicare il rapporto con il nostro cane e mettere a rischio la sicurezza di entrambi, si può tentare uno scambio con un altro oggetto, abituando in anticipo il cane a questa eventualità.

Talvolta, però, è davvero necessario un intervento per evitare che la situazione diventi pericolosa per la sua salute. Si tratta di casi piuttosto rari, in cui a permetterci l'intervento sarà la fiducia che il cane ripone nei nostri confronti. 

Perché il cane prende qualcosa in bocca e non lo lascia?

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I motivi che portano un cane a prendere in bocca un oggetto e non lasciarlo possono essere svariati. Dipende dalla tipologia di oggetto di cui si parla, dalla personalità, ma anche dal contesto in cui si propone il comportamento e dalle modalità con cui si pone nei confronti dell'interlocutore.

Il cane può infatti prendere in bocca una ciabatta al nostro rientro in casa per gestire le emozioni del momento, mosso in questo caso dalla gioia che si unisce alla motivazione sillegica (il piacere, desiderio e bisogno di trasportare gli oggetti), tipica ad esempio dei cani come i retriever. In questo caso è probabile che l'oggetto venga depositato quando le emozioni rallentano.

Tutt'altra eventualità è quella del cane che prende in bocca un gioco che cercavamo di afferrare noi e lo porta nella sua cuccia guardandoci. 

In questo caso potrebbe essere spinto da interessi completamente diversi, come il desiderio di mantenere il possesso sull'oggetto in questione e quindi potrebbe rifiutarsi di lasciare la presa e, anzi, più proviamo a confiscargli il suo "tesoro", più potrebbe rifiutarsi di mollarlo.

Una situazione simile accade quando il cane ci porta il bastone o la pallina che ha recuperato per terra ma, quando arriva di fronte a noi ci guarda senza accennare a lasciarla. In questo caso è probabile che stia provando a innescare una dinamica competitiva (motivazione competitiva).

Inoltre è piuttosto diffusa la possibilità che il cane prenda in bocca cibo o altre sostanze appetibili che trova per strada e, in questo caso, si tratta di un comportamento piuttosto normale, sebbene nasconda anche potenziali rischi.  

Potrebbe trattarsi però anche di comportamenti indotti da qualche patologia come il diabete o l'ipotiroidismo. Vi è infine anche la possibilità che soffra di una patologia comportamentale detta pica, ovvero una sindrome che consiste nel desiderio di ingerire oggetti non alimentari come sassi, stoffa, feci o carta. La diagnosi è in questo fondamentale per curare il cane nel modo corretto. 

Come far aprire la bocca al cane

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Ciò che gli educatori cinofili spesso consigliano è di abituare il cane fin da cucciolo a scambiare ciò che tiene in bocca con un altro oggetto, che sia (almeno all'inizio) potenzialmente più appetitoso o interessante. La modalità per raggiungere questo obiettivo è piuttosto semplice.

Quando il cane afferra qualcosa, il pet mate offre le sue attenzioni a un altro gioco, anche facendolo muovere tra le mani. L'operazione avviene senza guardare il cane, senza parlargli e senza riferirsi direttamente a lui.

Una volta ottenuta l'attenzione del cane, può essere che sia lui stesso a lasciare a terra ciò che sta tenendo.

Se così non fosse, si può provare a trovare qualcosa che gli risulti più interessante e ripetere l'operazione. Appena lascia ciò che tiene in bocca, gli si offre ciò che si sta tenendo in mano dicendogli "bravo" o facendogli una carezza, se le apprezza.

Questo semplice gioco racchiude alcuni importanti insegnamenti. Il primo è che seguendo le indicazioni dell'umano di riferimento, anche se leggermente scomode da accettare, può ottenere un risultato. Il secondo, invece, permette di fare intendere al cane che si può fidare del pet mate, il quale riconosce che l'oggetto che tiene in bocca è importante e, per questo, gli offre uno scambio come ricompensa.

Affinché lo scambio funzioni potrebbe servire del tempo, ma il risultato sarà molto importante per il futuro della convivenza, soprattutto per le famiglie che convivono con cani potenzialmente possessivi, come i Rottweiler, i Dogo Argentini, i Jack Russel e i meticci che nascono come mix di queste razze.

Se il cane ringhia

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Il ringhio del cane va considerato come un segnale d'avviso. Viene spesso inteso unicamente con un'accezione negativa eppure nasconde anche un'informazione importante. Il cane che ringhia, infatti, ha le doti comunicative sufficienti per farci intendere che ciò che stiamo facendo non gli piace.

Proviamo quindi a cambiare approccio, prendiamo le distanze, dimostriamogli che abbiamo inteso le sue richieste e proviamo invece a proporgli lo scambio senza avvicinarci troppo. In questi momenti proviamo ad evitare la frontalità con lui, in modo da non innescare dinamiche ancora più competitive. Mettiamoci invece di lato, senza posare l'attenzione su ciò che il cane ha in bocca, ma piuttosto su ciò che abbiamo noi.

Ovviamente anche questa spiegazione va analizzata solo come un esempio, perché ciò che risulta efficace per alcuni cani può essere invece completamente inutile per altri. Di fronte al dubbio, in particolare quando si parla di dinamiche conflittuali e potenzialmente pericolose, la scelta giusta è sempre quella di farsi aiutare da un istruttore cinofilo.

La prevenzione e l'educazione

La prevenzione si pone alla base della possibile soluzione di questa dinamica. Un cane che si fida del suo umano, sa che gli prende qualcosa dalla bocca solo se ve ne è davvero la necessità. Uno degli strumenti preventivi è quindi proprio il gioco dello scambio, ma torna certamente utile anche la conoscenza profonda del soggetto con cui si sta interagendo. Scoprire quali sono i suoi bisogni espressivi, i suoi desideri, i suoi talenti e le sue necessità, fa in modo di potergli offrire un mondo in cui ha l'opportunità di mettersi in gioco adeguatamente e senza eccessi.

Soprattutto le famiglie che vivono insieme a cani che nella propria personalità nascondono una forte motivazione possessiva, magari sommata a quella competitiva, possono iniziare il percorso educativo con un educatore cinofilo ancor prima che si manifestino le difficoltà, in modo da dare

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Quando si decide l'orario per dare da mangiare al cane si devono tenere in conto molti fattori, perché non esiste una risposta univoca. Dipende infatti dall'età, dalla razza, alla quantità di pasti ai quali lo abitui durante il giorno e da eventuali patologie.

Il nostro amico a quattro zampe spesso salta addosso alle persone per volontà di socializzare o per esprimere gioia e felicità. Non sempre però è un comportamento da incoraggiare, soprattutto se si tratta di cani di grossa taglia.

La coda è una parte fondamentale nella comunicazione delle emozioni del nostro amico a 4 zampe e può dirci molto su cosa prova in quel momento, che siano emozioni anche diverse rispetto alla felicità o alla paura.

Che fare se il proprio animale scompare? Di solito il primo sentimento a prevalere è l'angoscia, il timore di averlo smarrito per sempre. Fatto salvo che è obbligatorio presentare denuncia entro tre giorni dalla scomparsa, le prime ore sono determinanti per ritrovare l'animale.