Cosa fare se il cane non socializza?

12.04.2024
Foto da Pexels
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ll cane è un animale sociale, che ama la compagnia e per questo motivo ha il bisogno di rapportarsi con i propri simili. Nel caso in cui questa possibilità non si presenti, oppure se il cane non mostra questa necessità, soprattutto nelle prime fasi della vita, si può andare incontro a vari disagi.

Con il termine "socializzazione" si intende l'opportunità di incontrare e conoscere gli altri cani e, attraverso queste esperienze, imparare quali sono le modalità più adeguate per comunicare con i propri simili. 

La socializzazione di cui ha bisogno il cane per vivere serenamente insieme a noi, però, non è solo quella con gli altri cani, ma anche quella con soggetti di altre specie, umani o animali che siano. 

Infine vi è un terzo ambito della socializzazione, detto "socializzazione ambientale", ovvero la conoscenza e la capacità da parte del soggetto di muoversi in maniera efficace all'interno del contesto in cui si trova. 

Vediamo, quindi, quali sono gli effetti sul cane di uno scarso sviluppo sociale. 

La paura

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Come spesso accade anche a noi esseri umani, la mancata conoscenza rischia di generare stati di ansia e paura. Ed ecco che quindi il cane, sprovvisto delle necessarie competenze in ambito relazionale, rischia di sentirsi inquieto quando vive incontri sociali. 

Questo aspetto è particolarmente evidente anche per quanto riguarda la sopracitata socializzazione ambientale. Il soggetto che non ha l'opportunità di sperimentare ambienti e situazioni diverse (come ad esempio i negozi, i parchi, le vie cittadine) nel momento in cui si trova in questi contesti rischia di sentirsi sopraffatto dalla paura e quindi bloccarsi, oppure tentare la fuga.

Per questo motivo si consiglia sempre di aiutare il cane a scoprire il mondo che lo circonda con gradualità.Il pet mate capace di accompagnare il proprio amico a quattro zampe con la dovuta sensibilità, avrà maggiori possibilità di divenire presto una guida affidabile, sia per i cuccioli che per i cani adulti che vivono determinate lacune emotive. 

L'emotività

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Chi ha una scarsa socializzazione tende ad affrontare le esperienze nuove con un impatto emozionale molto alto e ciò significa che si potrà incorrere in stati di grande eccitazione, in cui le emozioni possono prendere il sopravvento.

La crescita dell'emozione porta a una possibile riduzione della capacità di concentrazione e ciò significa che il soggetto può comportarsi in maniera più impulsiva qualora veda persone, cani o luoghi che non conosce.

La mancanza di socializzazione, infatti, è uno dei possibili motivi per cui il cane, ad esempio, inizia a tirare e a trascinare al guinzaglio. In alcuni casi, inoltre, è anche alla base di comportamenti aggressivi, determinati potenzialmente dalla scarsa capacità di autocontrollo.

Chi vive con un cane che potrebbe mostrare un'elevata emotività a causa della scarsa abitudine alla socializzazione può prendere in considerazione l'idea di affrontare un percorso con un educatore o un istruttore cinofilo, che seguirà la famiglia nell'aiutare lo sviluppo di nuove competenze dell'animale. 

Il consiglio è anche frequentare un corso di socializzazione insieme al proprio cane, in modo che il soggetto, attraverso una serie di esperienze controllate e ponderate, possa anche acquisire autostima, serenità e autonomia. 

La frustrazione

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Trattandosi di un animale sociale, la carenza di socializzazione può essere alla base di una condizione di forte frustrazione nelle "doti istintive" del cane. 

Quando vive una forte condizione di frustrazione motivazionale può essere che si concentri sulle altre motivazioni di cui dispone e questo particolare meccanismo di difesa può portare a manifestare, ad esempio, comportamenti legati ad eccessi di possessività o territorialità. Il cane, in un certo senso, si chiude in se stesso e questo, come peraltro avviene negli esseri umani, rende anche più difficile il cambiamento. 

La frustrazione, inoltre, è alla base di numerosi problemi comportamentali, come l'abbaio costante o il nervosismo. Per lo stesso motivo il cane potrebbe iniziare a manifestare anche comportamenti ossessivi, come il tail chasing (ovvero rincorrersi la coda) oppure mordersi le zampe fino a ferirsi, anche gravemente. 

Sentirsi frustrati, infine, spinge a provare emozioni come la rabbia o la tristezza. Trascorrere molto tempo in una condizione di questo tipo porta a sua volta, ad avere un assetto emozionale che rischia di condurre a stati di depressione e perdita di interesse per ciò che ci circonda, ma anche a possibili difficoltà nei processi di apprendimento, che sono invece favoriti da emozioni quali la curiosità e la gioia. 

Questo può accadere in particolare ai soggetti che, oltre alla scarsa socializzazione, vivono lunghi periodi di isolamento e reclusione, come purtroppo i cani rinchiusi nei box dei canili, o abbandonati all'interno di territori in cui non vi è l'occasione di incontrare e socializzare con persone e altri cani. 

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Quando si decide l'orario per dare da mangiare al cane si devono tenere in conto molti fattori, perché non esiste una risposta univoca. Dipende infatti dall'età, dalla razza, alla quantità di pasti ai quali lo abitui durante il giorno e da eventuali patologie.

Il nostro amico a quattro zampe spesso salta addosso alle persone per volontà di socializzare o per esprimere gioia e felicità. Non sempre però è un comportamento da incoraggiare, soprattutto se si tratta di cani di grossa taglia.

La coda è una parte fondamentale nella comunicazione delle emozioni del nostro amico a 4 zampe e può dirci molto su cosa prova in quel momento, che siano emozioni anche diverse rispetto alla felicità o alla paura.

Che fare se il proprio animale scompare? Di solito il primo sentimento a prevalere è l'angoscia, il timore di averlo smarrito per sempre. Fatto salvo che è obbligatorio presentare denuncia entro tre giorni dalla scomparsa, le prime ore sono determinanti per ritrovare l'animale.